Claudia Fabris

Si avvicina all’arte a sedici anni con la fotografia. In seguito incontra la danza, la creazione d’abiti e il teatro con Tam Teatromusica (premio speciale UBU 2014) con cui collabora per anni come performer, costumista, fotografa e aiuto regia. Nel 2011 inizia un percorso sulla parola con la Cameriera di Poesia, che porta ovunque in Italia: da allora è gentilmente nomade.

Nel 2013 inizia a scrivere le Parole Sotto Sale e ad apparire nelle città come Nostra Signora dei Palloncini, regalando le proprie parole a chi le parla, novella sibilla metropolitana. Intreccia con sempre maggiore adesione il proprio percorso artistico con Altofest a Napoli dal 2011, La Luna e i Calanchi ad Aliano (MT) e Verso Sud a Corato (BA), del quale condivide la direzione artistica dal 2022.

Ama il Sud e la sua luce.
Crede alla Bellezza e al corpo come luogo della rivelazione.
È convinta che la tecnologia più potente sulla terra sia il linguaggio e che l’Arte non dovrebbe essere evento, ma parte integrante della vita quotidiana. Per questo lavora.

Gli strumenti di Claudia Fabris sono la fotografia, gli abiti, la parola, il cibo. Con essi progetta spazi, installazioni, interventi performativi, che creano relazioni tra parola visione spazio ascolto e gusto in un percorso di ricerca artistica che trova nel corpo il proprio fulcro, coinvolgendo gli spettatori su differenti piani percettivi.